Storia della Parrocchia

Le origini del rione “Cirenaica”, nucleo centrale e storico della futura Parrocchia, sono da ricercarsi nel Piano Regolatore che il Comune di Bologna aveva approntato nel 1889 per risolvere gravi problemi di viabilità e soprattutto igiene che la città aveva dovuto affrontare fino a quel momento (solo quattro anni prima le vittime del colera a Bologna erano state oltre quarantamila).
La denominazione Cirenaica è da ricercare invece nell’esito favorevole (si fa per dire) del conflitto che aveva contrapposto Italia e Turchia, nel 1911. L’acquisizione della “quarta sponda”, cantata da D’Annunzio, suscitò gli entusiasmi che portarono alla indicazione delle strade con toponimi delle città libiche. Il territorio del rione era in gran parte soggetto alla Parrocchia di S. Egidio, mentre parte minore apparteneva a quella di S. Antonio di Savena. Entrambe le chiese erano peraltro difficili da raggiungere dai primi abitanti della zona che , all’inizio, potevano servirsi di un’unica tortuosa strada corrispondente all’incirca all’antico tracciato del torrente Savena che, fino al 1776 aveva attraversato il territorio.
Il fiume infatti, da Via Cavedone proseguiva per Via Sardegna fino al ponte denominato il “Pontevecchio” e inoltrandosi per Via Fosse Ardeatine, arrivava nelle vie Fossolo, Azzurra, Crociali, Massarenti, Zanolini e S. Donato. Successivamente proseguiva per Via Michelino e scorreva (a cielo aperto anche oggi) verso la Bassa Ferrarese con il nome di “Savena abbandonato “ e verso Minerbio e Baricella, con il nome di “Savena vecchio”. La deviazione nelle acque dell’Idice fu effettuata nel 1776/1777. Successivamente fu interrato e rimase solo la Fossa Cavallina, un largo rivolo che dalle colline lambiva gli Alemanni, il Ricovero e proseguiva poi, per un breve tratto, in Via Libia. Per comodità abbiamo indicato i nomi attuali delle strade.
La popolazione intanto cresce e quindi sorgono nuove piccole abitazioni destinate alla piccola borghesia e poi i grandi agglomerati dello IACP e della Coop. Risanamento, che offrono oltre alle abitazioni anche cortili interni, servizi comuni quali lavanderie, bagni pubblici, depositi. L’aumento della popolazione rendeva praticamente impossibile la gestione del territorio da parte del Parroco di S. Egidio e, quindi, sorge un Comitato presieduto dal Sig. Federico Mazzi (Via S. Vincenzi), con l’incarico di raccogliere fondi in tutta la città e, ovviamente in zona, per la costruzione di un luogo di culto.
Si inizia con l’acquisto del terreno, ceduto a prezzo di favore dal cavalier Merlani e reso possibile dalle prime 20.000 lire (cifra ragguardevole a quel tempo) donate dall’Arcivescovo di Bologna, Card. Gusmini.
Il 22 febbraio 1924, il Card. Nasalli Rocca, benedice il primo rustico edificio, comprendente una piccola cappella e un attiguo salone-teatro che puòservire, all’occorrenza, da chiesa, da sala riunioni e da luogo di recite per una nascente filodrammatica (tradizione poi sempre mantenuta nella parrocchia).
Il 7 settembre del medesimo anno viene benedetta anche la prima pietra della nuova chiesa vera e propria, che avrebbe dovuto sorgere nel campo adiacente allo Studentato delle Missioni.
Il Comitato esecutivo, in accordo con le autorità ecclesiastiche, ha nel frattempo scelto di denominare la futura parrocchia “S. Maria del Suffragio”, sia perché la devozione alla Vergine è sempre stata particolarmente sentita nella nostra città, sia perché ancora mancava una parrocchia ad essa intitolata come protettrice delle anime dei defunti.
Lo stesso comitato ha già fatto dipingere dal pittore Carlo Baldi il quadro raffigurante la Madonna, tuttora conservato nellastra parrocchia e commissionato un progetto della futura chiesa all’architetto Collamarini. Tale progetto, in stile romanico-bizzantino, è stato poi abbandonato e sostituito con uno degli ingegneri Palazzoli e Petrucci.
Già nel 1912 il Card. Dalla Chiesa aveva accolto nella nostra città i sacerdoti del S. Cuore del cui fondatore, p. Leone Dehon (La Chapelle 1843 - Bruxelles
1925), era grande amico ed estimatore. Il loro numero cresce tanto rapidamente nel giro di pochi anni che si rende necessario affidare alla piccola dimora presso il Santuario di S. Maria dei Poveri, in via Nosadella, un nuovo edificio, lo Studentato delle Missioni, costruito proprio nella zona Cirenaica e inaugurato il 15 ottobre 1925. Grazie alla preziosa collaborazione di tali sacerdoti la cappella provvisoria gode, dal 1926 fino all’istituzione della parrocchia, di un costante ufficio del servizio religioso. Fin dal 1926 il territorio del la futura parrocchia può contare su quasi 8.000 abitanti. Le crescenti difficoltà per il parroco di S. Egidio nel seguire spiritualmente tutte queste persone e la contemporanea disponibilità dei sacerdoti del S. Cuore per questo servizio portano finalmente, in data 31 luglio 1932, alla costituzione della nuova parrocchia di S. Maria del Suffragio e al contemporaneo insediamento del primo parroco.

I nostri Parroci

La STORIA dei PARROCI della nostra Parrocchia, da p. Suardi (1932) a p. Carminati (2011) è documentata in un fascicolo PDF che potete scaricare cliccando sul pulsante sottostante.